Paese fondatore della Comunità Europea, tra i firmatari, ad opera del Ministro degli Esteri Christian Pinau, dei Trattati di Roma.
Nazione di profonda cultura neolatina, riceve una prima forma di Stato unitario nel V secolo D.C. ad opera di Clodoveo Re dei Franchi Salii.
Sotto il Regno di Luigi VII, deceduto nel 1180, il Regno di Francia (che dall’Alto Medioevo cominciava ad assumere tale denominazione in luogo di “Franco”) fu esteso fino agli attuali confini con la Spagna.
Il limitare definitivo con l’Italia verrà fissato dopo la Seconda Guerra Mondiale dal Trattato di Parigi del 1947.
Si può considerare la patria, insieme all’Italia, del moderno Diritto Pubblico.
Si menziona in merito l’organizzazione statale compiuta sotto Luigi XIV, la quale, pur se incomprensibile ad osservatori nati nel XX secolo, rappresentava una peculiare forma di accentramento del potere (l’etàt c’est moi è una forma istituzionale estranea ai Padri Costituenti delle democrazie europee, ma si proponeva proprio come idea centripeta di eversione dei poteri locali) nello Stato unitario con conseguente superamento del feudalesimo.
Con la Rivoluzione del 1789, avviene il successivo trasferimento di poteri per il quale l’autorità dello Stato unitario, non più in discussione ma tuttora accentrata nella persona del Sovrano, viene ripartita tra il Potere Legislativo, il Potere Esecutivo e il Potere Giudiziario: è la nascita del Diritto Costituzionale.
La politica estera della Francia, titolare di un Impero Coloniale dissolto tra gli anni ’50 e ’60 del XX secolo, si è volta nel secondo dopoguerra ad una proficua collaborazione internazionale di orientamento filoeuropeo e atlantista.
Tra i Paesi fondatori della Nato nel 1949, si pone fuori dal Comando Integrato della medesima nel 1966 per rientrarvi nel 2009.
La Francia è, insieme alla Spagna, l’unico Paese europeo bagnato sia dal Mar Mediterraneo che dall’Oceano Atlantico. Tale posizione, utile nei secoli passati per le guerre di conquista su ambedue i fronti, è adesso fonte di dialogo con l’Italia da un versante e con gli USA dall’altro.
L’immigrazione proveniente da altre nazioni europee, in primis Italia, Spagna e Portogallo, come nordafricane, lo ha reso un Paese permeato da multiculturalismo al quale contribuisce altresì la presenza di un’attiva comunità ebraica.
La laicità dello Stato, proclamata sin dalla Rivoluzione, non è di ostacolo alla presenza di numerose confessioni religiose delle quali le più diffuse sono il Cristianesimo, l’Islam e, come innanzi menzionato, l’Ebraismo.
L’economia della Francia è la settima al mondo per PIL con eccellenze in settori quali l’industria automobilistica, le telecomunicazioni, l’aerospazio, la difesa, il turismo, l’abbigliamento.
Paese, al pari dell’Italia, povero di risorse energetiche fossili, ha per questo sviluppato la fonte nucleare della quale è il primo produttore mondiale.
È il quarto esportatore mondiale.
I principali Paesi importatori di prodotti francesi sono stati nel 2023, in ordine decrescente, Germania, Spagna, Italia e UK.
I principali Paesi esportatori sul mercato francese sono stati nel 2023, in ordine decrescente, Germania, Cina, Belgio e Italia.
Capo di stato | Emmanuel Macron |
Capo del Governo | Gabriel Attal |
Forma Istituzionale | Repubblica semi presidenziale |
Capitale | Parigi |
Potere Legislativo | Sistema bicamerale, Senato o Senat (348 rappresentanti), Assemblea Nazionle o Assemblee Nationale (577 rappresentanti) |
Potere Giudiziario | Corte di Cassazione, Consiglio Costituzionale |
Ambasciatore in Italia | Martin Briens |
Area Totale | 643.801 km2; 551.500 km2 (area metropolitana) |
Terra | 640.427 km2; 549.970 km2 (area metropolitana) |
Clima | Continentale con inverni rigidi ed estati fresche nell’area metropolitana francese; clima tropicale e sub tropicale nei territori d’oltremare |
Risorse Naturali | Carbone, ferro, bauxite, zinco, uranio, antimonio, arsenico, idrossido di potassio, feldspato, fluorite, gesso, legname, terre coltivabili, pesce (Francia metropolitana); oro, petrolio, caolino, niobio, tantalio, argilla (Guyana francese). |
Sintesi Economica | Tra le principali economiche dell’eurozona, anche la Francia ha accusato gli effetti della pandemia di Covid- 19 prima, e della guerra in Ucraina successivamente. Ciò ha contribuito al rallentamento della crescita economica e all’aumento dell’inflazione. Nonostante ciò, l’economia dovrebbe riprendere a crescere, favorendo quindi un miglioramento generale delle condizioni economiche | |
Pil | €2.711 mld (2023) | |
Pil pro capite (Parità di potere di acquisto) | $47.204 (2023) | |
Esportazioni | Settore dei trasporti, medicinali, gas naturale |
|
Export partner | Germania, Italia, US, Belgio, Spagna | |
Importazioni |
|
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Import partner | Germania, Belgio, Spagna; Italia, Olanda | |
Interscambio con l'Italia | €109.895 mln (2023) |
Popolazione | 68.374.591 (2024) |
Tasso di crescita della popolazione | 0,2% (2024) |
Etnie | Celtici, nord africani, indocinesi, minoranze basche. |
Lingue | Francese (lingua officiale) |
Religione | Cattolici 47%, mussulmani 4%, protestanti 2%, buddisti 2%, ortodossi 1%, ebrei 1%, nessuna identificazione 33%, non specificati 10%. |
Urbanizzazione | 81,8% (2023) |
Paese fondatore della Comunità Europea, tra i firmatari, ad opera del Ministro degli Esteri Christian Pinau, dei Trattati di Roma.
Nazione di profonda cultura neolatina, riceve una prima forma di Stato unitario nel V secolo D.C. ad opera di Clodoveo Re dei Franchi Salii.
Sotto il Regno di Luigi VII, deceduto nel 1180, il Regno di Francia (che dall’Alto Medioevo cominciava ad assumere tale denominazione in luogo di “Franco”) fu esteso fino agli attuali confini con la Spagna.
Il limitare definitivo con l’Italia verrà fissato dopo la Seconda Guerra Mondiale dal Trattato di Parigi del 1947.
Si può considerare la patria, insieme all’Italia, del moderno Diritto Pubblico.
Si menziona in merito l’organizzazione statale compiuta sotto Luigi XIV, la quale, pur se incomprensibile ad osservatori nati nel XX secolo, rappresentava una peculiare forma di accentramento del potere (l’etàt c’est moi è una forma istituzionale estranea ai Padri Costituenti delle democrazie europee, ma si proponeva proprio come idea centripeta di eversione dei poteri locali) nello Stato unitario con conseguente superamento del feudalesimo.
Con la Rivoluzione del 1789, avviene il successivo trasferimento di poteri per il quale l’autorità dello Stato unitario, non più in discussione ma tuttora accentrata nella persona del Sovrano, viene ripartita tra il Potere Legislativo, il Potere Esecutivo e il Potere Giudiziario: è la nascita del Diritto Costituzionale.
La politica estera della Francia, titolare di un Impero Coloniale dissolto tra gli anni ’50 e ’60 del XX secolo, si è volta nel secondo dopoguerra ad una proficua collaborazione internazionale di orientamento filoeuropeo e atlantista.
Tra i Paesi fondatori della Nato nel 1949, si pone fuori dal Comando Integrato della medesima nel 1966 per rientrarvi nel 2009.
La Francia è, insieme alla Spagna, l’unico Paese europeo bagnato sia dal Mar Mediterraneo che dall’Oceano Atlantico. Tale posizione, utile nei secoli passati per le guerre di conquista su ambedue i fronti, è adesso fonte di dialogo con l’Italia da un versante e con gli USA dall’altro.
L’immigrazione proveniente da altre nazioni europee, in primis Italia, Spagna e Portogallo, come nordafricane, lo ha reso un Paese permeato da multiculturalismo al quale contribuisce altresì la presenza di un’attiva comunità ebraica.
La laicità dello Stato, proclamata sin dalla Rivoluzione, non è di ostacolo alla presenza di numerose confessioni religiose delle quali le più diffuse sono il Cristianesimo, l’Islam e, come innanzi menzionato, l’Ebraismo.
L’economia della Francia è la settima al mondo per PIL con eccellenze in settori quali l’industria automobilistica, le telecomunicazioni, l’aerospazio, la difesa, il turismo, l’abbigliamento.
Paese, al pari dell’Italia, povero di risorse energetiche fossili, ha per questo sviluppato la fonte nucleare della quale è il primo produttore mondiale.
È il quarto esportatore mondiale.
I principali Paesi importatori di prodotti francesi sono stati nel 2023, in ordine decrescente, Germania, Spagna, Italia e UK.
I principali Paesi esportatori sul mercato francese sono stati nel 2023, in ordine decrescente, Germania, Cina, Belgio e Italia.