Nel breve periodo la guerra potrebbe continuare. Sulle conseguenze a medio termine peserà quanto succede nell’attuale confronto in corso tra Israele e Iran. Il punto di vista di Daniele Ruvinetti
L'incontro del 9 ottobre 2024 alla Fondazione Med-Or ha visto per la prima volta un dialogo pubblico tra esponenti del mondo arabo e israeliano, discutendo delle conseguenze degli eventi del 7 ottobre 2023, che hanno profondamente segnato il Medio Oriente.
Gli Accordi di Abramo sembrano essere sopravvissuti dopo un anno di guerra. Ma il processo di distensione regionale sembra avere avuto una battuta d’arresto. L’analisi di Claudia De Martino
Mercoledì 9 ottobre Med-Or ha promosso a Roma un incontro tra Ebtesam Al-Ketbi e David Meidan sul futuro del Medio Oriente a un anno dall’attacco del 7 ottobre.
Ad un anno dal tragico attentato di Hamas, Med-Or ha rivolto alcune domande a quattro esperti di politica internazionale, per riflettere sulle conseguenze degli attacchi terroristici e le prospettive del Medio Oriente dopo un anno di guerra
Ora c'è da attendere la risposta di Israele all’attacco subito dall’Iran, mentre la crisi in Medio Oriente procede con violazioni continue di precedenti linee rosse. Il punto di Daniele Ruvinetti
Dalle olimpiadi nell’Antica Grecia ai giochi recenti a Parigi. Sport e politica si incrociano fin dall’antichità, con riflessi importanti anche nella dimensione internazionale. La riflessione di Francesco Mattarella
La carenza di personale militare ha riacceso il dibattito sociale e politico sull’esenzione dalla leva degli haredim, i cittadini ultraortodossi di Israele
Il Libano è al centro di molteplici crisi simultanee, che rendono il paese a rischio di instabilità. L’analisi di Claudia De Martino
L’ultima roccaforte di Hamas è anche un luogo di rifugio per oltre un milione di palestinesi. Netanyahu rimanda l’attacco: da esso dipendono equilibri che coinvolgo l’intera regione. Ecco il dilemma israeliano. Il punto di Daniele Ruvinetti
Quale impatto sta avendo la crisi in Medio Oriente sulla corsa per la Presidenza degli Stati Uniti? Il punto di vista di Stefano Marroni
Nonostante le difficoltà del contesto internazionale, il progetto del Corridoio economico India-Medio Oriente-Europa va avanti. Il punto di vista di Emanuele Rossi
Lo scontro a media intensità al confine libanese rischia di risentire delle evoluzioni in corso, ma i diversi interessi in gioco potrebbero mantenere intatto l’equilibrio. Il punto di Emanuele Rossi
Il conflitto a Gaza potrebbe determinare una ridefinizione degli equilibri regionali. L’Iran sembra trarne vantaggio nel breve termine, ma l’Asse della Resistenza emerge come il principale perdente. Il punto di Giorgia Perletta
Le possibili ripercussioni dell’estensione dello scontro al teatro yemenita nell’analisi di Emanuele Rossi
La presenza di formazioni eterogenee, con agende differenti e interessi da proteggere, potrebbe rendere la Siria il punto di escalation più rischioso. Il punto di Daniele Ruvinetti
La posizione della Russia di Putin nel nuovo contesto internazionale e nel conflitto in Medioriente. I potenziali riflessi sul conflitto in Ucraina. L’analisi di Giorgio Cella
L’uso dei programmi di intelligenza artificiale sta condizionando sempre di più l’informazione relativa ad alcuni conflitti in corso. Il caso della guerra di Gaza nell’analisi di Emanuele Rossi
Il conflitto esploso da poco più di un mese in Medio Oriente e le scelte di politica estera dell’amministrazione Biden dividono l’elettorato americano e sembrano poter pesare sui consensi in vista della corsa presidenziale. Il punto di vista di Stefano Marroni
Quali possibilità restano aperte per Hezbollah, dopo il discorso del suo leader e le incognite sui rischi di un allargamento del conflitto. L’analisi di Daniele Ruvinetti
La recrudescenza del conflitto israelo-palestinese mette alla prova le strette relazioni tra regno alawide e Stato ebraico, profilando una ridefinizione degli equilibri mediterranei.
Nello Studio Ovale è ormai una corsa contro il tempo, dopo il cambio di passo di Biden sulla crisi israelo-palestinese, per evitare un allargamento del conflitto in Medio Oriente. L’analisi di Stefano Marroni
Perché la crisi di Gaza potrebbe destabilizzare le diverse aree africane. Il punto di Emanuele Rossi
Come le drammatiche vicende del Medio Oriente potrebbero influenzare la politica indiana. L’analisi di Guido Bolaffi.
Hezbollah e l'esercito israeliano sono stati impegnati in scambi di artiglieria, lungo il confine comune nel corso di queste ultime settimane, sollevando la preoccupazione di un potenziale conflitto regionale. Il punto di vista di Daniele Ruvinetti
Come hanno reagito le forze politiche americane e l’amministrazione Biden ai drammatici attacchi terroristici in Israele. Il punto di vista di Stefano Marroni
Gli attacchi terroristici jihadisti contro Israele possono minare i fragili equilibri geopolitici mediorientali e la stabilità della regione, mettendo a rischio il processo di pacificazione in atto tra Israele e alcuni paesi arabi avviato con gli Accordi di Abramo.
Sabato 7 ottobre Hamas ha lanciato dalla Striscia di Gaza un violento attacco terroristico contro Israele che ha causato centinaia di morti e migliaia di feriti. L’analisi di Anna Maria Cossiga
Dopo mesi di contatti segreti, la possibilità di un’intesa storica è cominciata a trapelare nel giugno scorso. Recentemente l’ipotesi è tornata sotto i riflettori con la missione a New York di Netanyahu. Il punto di Stefano Marroni
Israele guarda al Golfo per portare avanti i suoi progetti di connettività e infrastrutturali. L’analisi di Emanuele Rossi
Tramite una lettera inviata da Netanyahu al re del Marocco, Mohamed VI, Israele ha ufficialmente riconosciuto “la sovranità marocchina” sul Sahara occidentale. Le possibili ragioni della scelta nel punto di vista di Francesco Meriano
Il 13 giugno si è tenuto presso la sede della Fondazione Med-Or un workshop di studio realizzato insieme all’Institute for National Security Studies di Tel Aviv.
Leggi qui l'articolo di Formiche.net
Come le collaborazioni scientifiche internazionali possono aiutarci nella lotta al cambiamento climatico, in particolare nel Mediterraneo allargato. L’analisi di Silvia Camisasca
L’11 maggio si è svolto un seminario presso la sede della Fondazione tenuto dalla Direttrice del programma Tecnologie Avanzate e Sicurezza Nazionale dell’INSS, Dr. Liran Antebi
A settantacinque anni dalla sua Fondazione, lo Stato di Israele ha celebrato recentemente la sua indipendenza. Il commento di Anna Maria Cossiga
I recenti incontri svolti tra le autorità italiane ed israeliane rafforzano ulteriormente i già solidi rapporti tra Italia e Israele. Il punto di Anna Maria Cossiga
Sottoscritto, durante la visita in Israele del Presidente della Fondazione Med-Or Marco Minniti, un Memorandum di intesa con l’Institute for National Security Studies (INSS) di Tel Aviv.
Il Segretario di Stato americano si è recato in visita nei giorni scorsi in Medio Oriente. Il resoconto degli incontri svolti di Anna Maria Cossiga
Gli Emirati Arabi Uniti hanno deciso di inserire nei programmi di storia delle scuole primarie e secondaria un insegnamento sulla Shoah. Il punto di Anna Maria Cossiga
Lo stress idrico potrebbe esacerbare la già tesa situazione nel Levante e limitare la cooperazione regionale. Il caso di Giordania e Israele nell’analisi di Giorgia Perletta
Dopo le elezioni quali sfide attendono il nuovo governo di Netanyahu. L’analisi di Daniele Ruvinetti
Israele e Libano hanno sottoscritto uno storico accordo per lo sfruttamento condiviso delle risorse offshore. Il punto di vista di Gaja Pellegrini-Bettoli
La guerra in Ucraina e le recenti decisioni del Cremlino hanno avuto in questi mesi ricadute anche nelle relazioni tra Russia ed Israele. L’analisi di Anna Cossiga e Giovanni Caprara
La crisi ucraina ha progressivamente posto l’area del Mediterraneo al centro degli interessi europei, in particolare per gli aspetti di natura energetica. In questo quadro, quali potrebbero essere le prospettive del progetto EastMed?
Durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il premier ad interim israeliano Yair Lapid è intervenuto pronunciandosi anche sulla complessa questione della soluzione dei due stati. Reazioni e commenti nell’articolo di Anna Maria Cossiga
Due anni fa la storica firma degli Accordi di Abramo. Cosa è cambiato in questi anni nei rapporti tra i paesi coinvolti e che riflessi positivi si sono registrati nella regione.
Fondazione Med-Or e LUISS School of Government hanno lanciato un Executive Program in “Artificial Intelligence and Cybersecurity in a Global Digital Age: Policy and Management Solutions”
Le attuali dinamiche di distensione nel Golfo potrebbero condurre ad un nuovo equilibrio nella regione. L’analisi di Daniele Ruvinetti
Cresce in Medio Oriente l’attesa per l’annunciata visita del Presidente Americano Joe Biden, che toccherà numerose tappe, tra cui l’Arabia Saudita.
Il grande scrittore israeliano è recentemente scomparso all’età di 85 anni. Nella sua lunga carriera ha sempre contribuito al dibattito politico-culturale del suo paese con il suo punto di vista. Il commento di Anna Maria Cossiga
La visita di Erdogan in Arabia Saudita si aggiunge alle recenti occasioni di confronto con altri paesi della regione, dall’Egitto a Israele, agli EAU. Il punto di Daniele Ruvinetti
Il recente tour del Segretario di Stato americano Antony Blinken mira a contenere le ultime tensioni tra gli Stati Uniti e la regione mediorientale, anche alla luce della crisi in Ucraina. L’analisi di Anna Maria Cossiga
Il nuovo slancio della campagna diplomatica di Israele in Africa: il secondo volano della normalizzazione. Nuove prospettive di un rapporto consolidato nel tempo, nell’analisi di Claudia De Martino
La crisi Ucraina ha visto reazioni diverse tra i paesi del Levante: dalla Siria, alla posizione libanese alle iniziative israeliane. Il punto di Anna Maria Cossiga
Dalla visita di Gantz in Bahrein alla partecipazione di Israele alle esercitazioni della V Flotta americana in Medio Oriente. Come stanno cambiando le relazioni tra Israele e paesi del Golfo dopo gli Accordi di Abramo. Il punto di Anna Maria Cossiga
Un incontro tra Benny Gantz e Re Abdallah II di Giordania si è tenuto nei giorni scorsi ad Amman. L’importanza del dialogo tra Giordania e Israele.
Con gli Accordi di Abramo si è aperta una stagione di maggior dialogo in Medio Oriente. USA e UE devono impegnarsi per favorire il raggiungimento di un equilibrio endogeno nella regione. Il punto di vista di Daniele Ruvinetti
L’incontro tra Bennett e lo sceicco bin Zayed è stato un momento storico per i due Paesi e per la regione. I due leader hanno parlato di come consolidare i rapporti economici, molti dei quali già avviati.
Il 22 novembre è stata firmata ad Abu Dhabi una dichiarazione di intenti tra UAE, Israele e Giordania, mediata dagli USA, per la costruzione nel regno hashemita di un impianto solare che fornirà energia ad Israele. Da parte sua, Israele desalinizzerà l’acqua marina per fornire acqua dolce alla Giordania.
Stati Uniti e Unione Europea muovono pressioni allo Stato ebraico perché si aprano nuove forme di dialogo e sostegno al popolo palestinese. E nel complesso, anche grazie agli Accordi di Abramo qualcosa sembra muoversi verso gli altri paesi vicini.
Il nuovo governo israeliano in carica sembra voler affermare una nuova strategia di politica estera, sfruttando i vantaggi offerti dagli Accordi di Abramo, rilanciando le relazioni con alcuni paesi vicini, mantenendo stabile anche il rapporto con gli USA.
A un anno dalla firma degli accordi una breve analisi del loro impatto geopolitico nella regione mediorientale.
David Meidan ha inviato un messaggio di saluto alla Fondazione Med-Or. David Meidan è attualmente un uomo d'affari privato, operativo nell'esportazione di alta tecnologia all'avanguardia prodotta in Israele.