La Repubblica di Serbia confina con Ungheria, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Romania, Bulgaria, Croazia e Kosovo. Fino al 2006 Serbia e Montenegro formavano la Repubblica di Jugoslavia, ma a seguito del referendum montenegrino che ha sancito l’indipendenza del paese, questa entità statuale si è estinta.
Stato senza sbocco sul mare, rappresenta il più grande tra i territori originati dalla fine della Repubblica di Jugoslavia. La sua capitale è Belgrado, e in totale si conta nel paese una popolazione di circa 6 milioni e mezzo di abitanti, che lo rendono il più popoloso tra gli stati dei Balcani occidentali.
Paese la cui popolazione è in maggioranza di religione cristiano ortodossa, ha storicamente profondi legami con la Federazione russa. Nel corso della crisi del Kosovo del 1999, l’allora Repubblica di Jugoslavia si contrappose alla NATO, intervenuta militarmente nel territorio del Kosovo, per impedire l’aggravarsi della crisi umanitaria in corso e il rischio di un’escalation di violenza contro la popolazione.
La Serbia è una repubblica parlamentare e ha intrapreso negli ultimi anni un processo di modernizzazione politica ed economica. L’apertura agli investimenti stranieri, anche nel settore industriale, ha favorito buoni livelli di crescita del PIL, dovuto anche ai bassi costi della manodopera. Le relazioni commerciali con i paesi dell’Unione Europea sono molte elevate e, tra queste, anche i dati che interessano l’Italia sono notevolmente cresciuti negli ultimi anni con ottimi indici relativi all’interscambio tra i due paesi. Infatti, nel 2021 l’interscambio commerciale tra Italia e Serbia ha raggiunto la cifra record di 4,1 miliardi di euro.
Tensioni e venti di crisi nei Balcani. L’articolo di Antonio Stango, pubblicato il 25 maggio 2024 su Il Giornale
Dopo la “crisi delle targhe” riemergono nuove tensioni tra Kosovo e Serbia, mentre a Berlino si discute del futuro dei Balcani. Il punto di Antonio Stango
Cause e possibili sviluppi delle recenti tensioni tra Kosovo e Serbia. L’importanza della stabilità dei Balcani Occidentali per la sicurezza Europea. L’analisi di Antonio Stango
Capo di stato | Aleksandar Vucic |
Capo del Governo | Miloš Vučević |
Forma Istituzionale | Repubblica parlamentare |
Capitale | Belgrado |
Potere Legislativo | Parlamento unicamerale o Narodna Skupstina (250 seggi) |
Potere Giudiziario | Corte costituzionale (composta da 15 giudici); Corte suprema di cassazione (composta da 36 giudici) |
Ambasciatore in Italia | Mirjana Jeremić |
Area Totale | 77.474 km2 |
Terra | 77.474 km2 |
Clima | Al nord, clima continentale con inverni freddi ed estati calde e umide con precipitazioni ben distribuite; nel resto del territorio, clima continentale e mediterraneo |
Risorse Naturali | Petrolio, gas, carbone, minerale di ferro, rame, zinco, antimonio, cromite, oro, argento, magnesio, pirite, calcare, marmo, sale, terra arabile |
Sintesi Economica | La Serbia è uno dei paesi balcanici a reddito medio-alto ed ha un debito pubblico gestibile; il paese continua nel perseguimento dello sviluppo della green growth e ha intrapreso nuovi sforzi nell’ambito dell’anticorruzione | |
Pil | $63,5 miliardi (Dic. 2022) | |
Pil pro capite (Parità di potere di acquisto) | $20.497 (Dic. 2022) | |
Esportazioni |
|
|
Export partner | Germania, Bosnia-Erzegovina, Italia (2022) | |
Importazioni |
|
|
Import partner | Cina, Germania, Russia (2022) | |
Interscambio con l'Italia | €3,71 miliardi (2022) |
Popolazione | 6.800.000 (Dic. 2022) |
Tasso di crescita della popolazione | -0,63% (2023 est.) |
Etnie | Serbo 83,3%, ungherese 3,5%, rom 2,1%, bosniaco 2%, ungherese 5,7%, non dichiarato 3,4% |
Lingue | Serbo (ufficiale) 88,1%, ungherese 3,4%, bosniaco 1,9%, Romani 1,4%, altro 3,4%, non dichiarato 1,8% |
Religione | Ortodossi 84,6%, cattolici 5%, musulmani 3,1%, protestanti 1%, atei 1,1%, altro 0,8% (include agnostici, altri cristiani, orientali, ebrei), non dichiarato 4,5% |
Urbanizzazione | 57,1% (2023) |
Alfabetizzazione | 99,5% |
La Repubblica di Serbia confina con Ungheria, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Romania, Bulgaria, Croazia e Kosovo. Fino al 2006 Serbia e Montenegro formavano la Repubblica di Jugoslavia, ma a seguito del referendum montenegrino che ha sancito l’indipendenza del paese, questa entità statuale si è estinta.
Stato senza sbocco sul mare, rappresenta il più grande tra i territori originati dalla fine della Repubblica di Jugoslavia. La sua capitale è Belgrado, e in totale si conta nel paese una popolazione di circa 6 milioni e mezzo di abitanti, che lo rendono il più popoloso tra gli stati dei Balcani occidentali.
Paese la cui popolazione è in maggioranza di religione cristiano ortodossa, ha storicamente profondi legami con la Federazione russa. Nel corso della crisi del Kosovo del 1999, l’allora Repubblica di Jugoslavia si contrappose alla NATO, intervenuta militarmente nel territorio del Kosovo, per impedire l’aggravarsi della crisi umanitaria in corso e il rischio di un’escalation di violenza contro la popolazione.
La Serbia è una repubblica parlamentare e ha intrapreso negli ultimi anni un processo di modernizzazione politica ed economica. L’apertura agli investimenti stranieri, anche nel settore industriale, ha favorito buoni livelli di crescita del PIL, dovuto anche ai bassi costi della manodopera. Le relazioni commerciali con i paesi dell’Unione Europea sono molte elevate e, tra queste, anche i dati che interessano l’Italia sono notevolmente cresciuti negli ultimi anni con ottimi indici relativi all’interscambio tra i due paesi. Infatti, nel 2021 l’interscambio commerciale tra Italia e Serbia ha raggiunto la cifra record di 4,1 miliardi di euro.