La Repubblica del Tagikistan è uno Stato dell'Asia centrale, che confina con l'Afghanistan, la Cina, il Kirghizistan e l’Uzbekistan. Indipendente dal 1991, aveva fatto parte dell’URSS fino alla data della sua indipendenza. Repubblica presidenziale, con una popolazione di 7 milioni e cinquecentomila abitanti, la capitale del paese è Dušanbe.
Questo territorio ha rappresentato spesso nella storia la porzione orientale di alcuni grandi imperi di cui ha fatto parte. Dall’impero fondato da Alessandro magno, al regno dei Parti, fino all’impero Sasanide e poi al califfato musulmano dopo l’espansione araba. Dopo la dominazione mongola, entrò nell’orbita di diversi khanati, prima di diventare una delle terre oggetto della contesa strategica tra Russia e Gran Bretagna (il cosiddetto “Grande gioco”), fino alla completa conquista russa e al successivo passaggio nello stato sovietico di cui divenne una delle repubbliche dell’area. Dopo la sua indipendenza, negli anni tra il 1992 e il 1997, il paese fu sconvolto da una guerra civile interna, che ne minò l’economia e la stabilità, oltre ad aver causato numerose vittime e un importante numero di profughi. Anche successivamente agli accordi di pace sono continuati tensioni e scontri, tanto da richiedere una presenza militare russa nel paese a garanzia della sicurezza interna.
La maggioranza della popolazione è di etnia tagica, un’etnia di ceppo indoeuropeo e iranico, ma nel paese sono presenti anche minoranze di altre etnie, tra cui quella uzbeka, quella yagnobi e in quota più minoritaria, quella russa. La religione largamente più diffusa è quella islamica, sunnita. La lingua più diffusa è il tagico, lingua di origine indoeuropea assimilabile al farsi iraniano, anche se scritta con caratteri cirillici.
A livello internazionale il Tagikistan continua ad avere buone relazioni con la Russia e con gli altri paesi della regione. È membro della Comunità degli Stati Indipendenti, dell'Organizzazione mondiale del commercio e dell'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) ed è uno stato osservatore dell'Unione Economica Euroasiatica (UEE). Il Tagikistan è anche membro dell'Organizzazione della Cooperazione Islamica e dell'OSCE. In aumento le relazioni anche con i paesi europei e la Cina.
Economicamente il paese è fragile e ha uno dei tassi di PIL tra i più bassi delle ex repubbliche sovietiche. Una considerevole parte della popolazione in età da lavoro è emigrata all’estero, soprattutto in Russia. Importante a livello agricolo la coltivazione del cotone, come in altri paesi della regione, mentre di rilievo è lo sfruttamento delle risorse minerarie del paese, in particolare oro, uranio, tungsteno e argento.
Le relazioni economiche bilaterali tra il Tagikistan e l’Italia sono limitate.
La Shanghai Cooperation Organization, pur avendo le sue diverse sensibilità interne, anche con l’ultima riunione ha dimostrato l’interesse a diventare un blocco sempre più antioccidentale. L’analisi di Emanuele Rossi
Online l'undicesimo report della Fondazione Med-Or dedicato alle regioni del Caucaso e dell’Asia Centrale. Un progetto a cura di Antonio Stango
Online il decimo report della Fondazione Med-Or dedicato alle regioni del Caucaso e dell’Asia Centrale. Un progetto a cura di Antonio Stango
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Capo di stato | Emomali Rahmon |
Capo del Governo | Qohir Rasulzoda |
Forma Istituzionale | Repubblica presidenziale |
Capitale | Dushanbe |
Potere Legislativo | Assemblea Suprema bicamerale o Majlisi Oli, Assemblea nazionale o Majlisi Milli (34 seggi) e Assemblea dei rappresentanti o Majlisi Namoyandagon (63 seggi) |
Potere Giudiziario | Corte costituzionale (composta dal presidente della corte, dal vicepresidente e da 5 giudici); Corte suprema (composta dal presidente, dai vicepresidenti e da 34 giudici); Alta Corte Economica |
Ambasciatore in Italia | Jamoliddin Mahmadsaid Ubaidullo |
Area Totale | 144.100 km2 |
Terra | 141.510 km2 |
Clima | Clima continentale a medie latitudini, con estati calde e inverni miti; da semiarido a polare sulle montagne del Pamir |
Risorse Naturali | Energia idroelettrica, petrolio, uranio, mercurio, lignite, piombo, zinco, antimonio, tungsteno, argento, oro |
Sintesi Economica | Il Tagikistan è un paese centro-asiatico a basso reddito; tuttavia, anche se l’iniziativa privata non è incentivata, il tasso di povertà è in declino. Il paese è uno dei principali esportatori d’oro, cotone e alluminio. È presente un consistente traffico illecito di droghe. | |
Pil | $10,49 miliardi (Dic. 2022) | |
Pil pro capite (Parità di potere di acquisto) | $4137 (Dic. 2022) | |
Esportazioni |
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Export partner | Cina, Turchia, Russia, Iran e Afghanistan (2023) | |
Importazioni |
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Import partner | Russia, Kazakistan, UE, Cina e Ucraina (2023) | |
Interscambio con l'Italia | €43,43 milioni (2022) |
Popolazione | 9,72 milioni (Dic. 2022) |
Tasso di crescita della popolazione | +1,36% (2023 est.) |
Etnie | Tagiki 84,3%, Uzbeki 13,8%, altro 2% |
Lingue | Tagiko (ufficiale) 84,4%, uzbeko 11,9%, kirghizo 0,8%, russo 0,5%, altro 2,4% |
Religione | Musulmani 98% (sunniti 95%, sciiti 3%) altri 2% |
Urbanizzazione | 28,2% (2023) |
Alfabetizzazione | 99,8% |
La Repubblica del Tagikistan è uno Stato dell'Asia centrale, che confina con l'Afghanistan, la Cina, il Kirghizistan e l’Uzbekistan. Indipendente dal 1991, aveva fatto parte dell’URSS fino alla data della sua indipendenza. Repubblica presidenziale, con una popolazione di 7 milioni e cinquecentomila abitanti, la capitale del paese è Dušanbe.
Questo territorio ha rappresentato spesso nella storia la porzione orientale di alcuni grandi imperi di cui ha fatto parte. Dall’impero fondato da Alessandro magno, al regno dei Parti, fino all’impero Sasanide e poi al califfato musulmano dopo l’espansione araba. Dopo la dominazione mongola, entrò nell’orbita di diversi khanati, prima di diventare una delle terre oggetto della contesa strategica tra Russia e Gran Bretagna (il cosiddetto “Grande gioco”), fino alla completa conquista russa e al successivo passaggio nello stato sovietico di cui divenne una delle repubbliche dell’area. Dopo la sua indipendenza, negli anni tra il 1992 e il 1997, il paese fu sconvolto da una guerra civile interna, che ne minò l’economia e la stabilità, oltre ad aver causato numerose vittime e un importante numero di profughi. Anche successivamente agli accordi di pace sono continuati tensioni e scontri, tanto da richiedere una presenza militare russa nel paese a garanzia della sicurezza interna.
La maggioranza della popolazione è di etnia tagica, un’etnia di ceppo indoeuropeo e iranico, ma nel paese sono presenti anche minoranze di altre etnie, tra cui quella uzbeka, quella yagnobi e in quota più minoritaria, quella russa. La religione largamente più diffusa è quella islamica, sunnita. La lingua più diffusa è il tagico, lingua di origine indoeuropea assimilabile al farsi iraniano, anche se scritta con caratteri cirillici.
A livello internazionale il Tagikistan continua ad avere buone relazioni con la Russia e con gli altri paesi della regione. È membro della Comunità degli Stati Indipendenti, dell'Organizzazione mondiale del commercio e dell'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) ed è uno stato osservatore dell'Unione Economica Euroasiatica (UEE). Il Tagikistan è anche membro dell'Organizzazione della Cooperazione Islamica e dell'OSCE. In aumento le relazioni anche con i paesi europei e la Cina.
Economicamente il paese è fragile e ha uno dei tassi di PIL tra i più bassi delle ex repubbliche sovietiche. Una considerevole parte della popolazione in età da lavoro è emigrata all’estero, soprattutto in Russia. Importante a livello agricolo la coltivazione del cotone, come in altri paesi della regione, mentre di rilievo è lo sfruttamento delle risorse minerarie del paese, in particolare oro, uranio, tungsteno e argento.
Le relazioni economiche bilaterali tra il Tagikistan e l’Italia sono limitate.