La repubblica dell’Uzbekistan è uno Stato dell'Asia centrale, che confina con il Kazakistan, il Kirghizistan e il Tagikistan, l'Afghanistan e il Turkmenistan. La capitale è Tashkent, e conta in totale circa 34 milioni di abitanti. Nel paese le lingue ufficiali sono l'uzbeco, e nella repubblica autonoma del Karakalpakstan, il caracalpaco.
Stato indipendente dal 1991, al momento dello scioglimento dell’Unione sovietica di cui come gli altri paesi dell’Asia centrale rappresentava una repubblica autonoma, è costituito da un territorio in larga parte desertico o occupato da altopiani e steppe. Con il Kazakistan condivide parte delle sponde del lago d’Aral.
Paese più popoloso della regione, le etnie in cui è divisa la sua popolazione vedono una larga maggioranza degli uzbeki, seguiti da tagiki, kazaki, russi e caracalpachi, che vivono principalmente nella regione del lago d’Aral. Il territorio dell’attuale Uzbekistan è stato in passato crocevia di scambi e commerci che si sviluppavano lungo il suo territorio attraverso le vie della seta. Conteso e occupato da diverse entità imperiali, dall’impero Achemide e poi macedone nell’antichità, passando poi per i Parti e l’Impero Sasanide e poi turco Qaraqanide, fino all’invasione delle orde mongole. Tamerlano ne fece il centro dei propri possedimenti, permettendo alla città di Samarcanda di diventare uno dei principali centri della regione. Rimasto un territorio diviso tra diverse entità statuali, e poi entrato nella sfera di influenza della Russia zarista, aderì poi all’Unione sovietica. La maggioranza della popolazione uzbeka professa la religione islamica, anche se vi è una piccola minoranza di fede cristiano-ortodossa.
Sul piano istituzionale l’Uzbekistan è una repubblica presidenziale. Nella politica estera mantiene rapporti solidi con Russia e Cina, è membro delle Nazioni Unite, della Comunità degli Stati Indipendenti, dell'OSCE, del Fondo Monetario Internazionale, dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai e dell'Organizzazione della cooperazione islamica.
L’economia nazionale vede un ruolo di grande rilievo sia del settore agricolo, dove spicca la coltivazione del cotone, che rende l’Uzbekistan il secondo produttore mondiale, ma anche del settore minerario, in particolare con l’estrazione di oro, seguito da carbone, petrolio, uranio, gas naturale. Nel corso degli ultimi anni, attraverso una serie di ingenti investimenti nazionali, il paese ha vissuto una fase di modernizzazione del proprio settore economico, con una crescita in particolare anche dell’industria manifatturiera.
Sul piano economico e commerciale i principali partner sono Cina, Turchia, Russia e Kazakistan. A livello di rapporti commerciali con l’Italia, nel 2021, l’Italia è diventata l’undicesimo fornitore dell’Uzbekistan, con un ruolo centrale rappresentato nelle esportazioni di macchine e impianti.
La Shanghai Cooperation Organization, pur avendo le sue diverse sensibilità interne, anche con l’ultima riunione ha dimostrato l’interesse a diventare un blocco sempre più antioccidentale. L’analisi di Emanuele Rossi
Online l'undicesimo report della Fondazione Med-Or dedicato alle regioni del Caucaso e dell’Asia Centrale. Un progetto a cura di Antonio Stango
Online il decimo report della Fondazione Med-Or dedicato alle regioni del Caucaso e dell’Asia Centrale. Un progetto a cura di Antonio Stango
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Capo di stato | Shavkat Mirziyoyev |
Capo del Governo | Abdulla Aripov |
Forma Istituzionale | Repubblica presidenziale |
Capitale | Tashkent |
Potere Legislativo | Assemblea Suprema bicamerale o Oliy Majlis, Senato (100 seggi) e Camera legislativa o Qonunchilik Palatasi (150 seggi) |
Potere Giudiziario | Corte costituzionale (composta da 7 giudici); Corte suprema (composta da 67 giudici) |
Ambasciatore in Italia | Abat Fayzullayev |
Area Totale | 447.400 km2 |
Terra | 425.400 km2 |
Clima | Lunghe estati calde, inverni miti; prateria semiarida a est |
Risorse Naturali | Gas naturale, petrolio, carbone, oro, uranio, argento, rame, piombo e zinco, tungsteno, molibdeno |
Sintesi Economica | L’Uzbekistan è un’economia centro-asiatica a basso reddito; il paese esporta gas naturale, cotone e oro ed è membro dell’area di libero scambio della CSI. A seguito della pandemia da Covid-19 si registra un netto aumento della povertà | |
Pil | $80,39 miliardi (Dic. 2022) | |
Pil pro capite (Parità di potere di acquisto) | $8073 (Dic. 2022) | |
Esportazioni |
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Export partner | Russia, Turchia, Cina, Kazakistan e Bangladesh (2023) | |
Importazioni |
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Import partner | Russia, Corea del Sud, Cina, Germania e Kazakistan (2023) | |
Interscambio con l'Italia | €535,37 milioni (2022) |
Popolazione | 36,02 milioni (Dic. 2022) |
Tasso di crescita della popolazione | 0,81% (2023 est.) |
Etnie | Uzbeki 83,8%, Tagiki 4,8%, Kazaki 2,5%, Russi 2,3%, Karakalpak 2,2%, Tatari 1,5%, altro 2,9% |
Lingue | Uzbeko (ufficiale) 74,3%, Russo 14,2%, Tagiko 4,4%, altro 7,1% |
Religione | Musulmani 88% (per lo più sunniti), ortodossi orientali 9%, altro 3% |
Urbanizzazione | 50,5% (2023) |
Alfabetizzazione | 100% |
La repubblica dell’Uzbekistan è uno Stato dell'Asia centrale, che confina con il Kazakistan, il Kirghizistan e il Tagikistan, l'Afghanistan e il Turkmenistan. La capitale è Tashkent, e conta in totale circa 34 milioni di abitanti. Nel paese le lingue ufficiali sono l'uzbeco, e nella repubblica autonoma del Karakalpakstan, il caracalpaco.
Stato indipendente dal 1991, al momento dello scioglimento dell’Unione sovietica di cui come gli altri paesi dell’Asia centrale rappresentava una repubblica autonoma, è costituito da un territorio in larga parte desertico o occupato da altopiani e steppe. Con il Kazakistan condivide parte delle sponde del lago d’Aral.
Paese più popoloso della regione, le etnie in cui è divisa la sua popolazione vedono una larga maggioranza degli uzbeki, seguiti da tagiki, kazaki, russi e caracalpachi, che vivono principalmente nella regione del lago d’Aral. Il territorio dell’attuale Uzbekistan è stato in passato crocevia di scambi e commerci che si sviluppavano lungo il suo territorio attraverso le vie della seta. Conteso e occupato da diverse entità imperiali, dall’impero Achemide e poi macedone nell’antichità, passando poi per i Parti e l’Impero Sasanide e poi turco Qaraqanide, fino all’invasione delle orde mongole. Tamerlano ne fece il centro dei propri possedimenti, permettendo alla città di Samarcanda di diventare uno dei principali centri della regione. Rimasto un territorio diviso tra diverse entità statuali, e poi entrato nella sfera di influenza della Russia zarista, aderì poi all’Unione sovietica. La maggioranza della popolazione uzbeka professa la religione islamica, anche se vi è una piccola minoranza di fede cristiano-ortodossa.
Sul piano istituzionale l’Uzbekistan è una repubblica presidenziale. Nella politica estera mantiene rapporti solidi con Russia e Cina, è membro delle Nazioni Unite, della Comunità degli Stati Indipendenti, dell'OSCE, del Fondo Monetario Internazionale, dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai e dell'Organizzazione della cooperazione islamica.
L’economia nazionale vede un ruolo di grande rilievo sia del settore agricolo, dove spicca la coltivazione del cotone, che rende l’Uzbekistan il secondo produttore mondiale, ma anche del settore minerario, in particolare con l’estrazione di oro, seguito da carbone, petrolio, uranio, gas naturale. Nel corso degli ultimi anni, attraverso una serie di ingenti investimenti nazionali, il paese ha vissuto una fase di modernizzazione del proprio settore economico, con una crescita in particolare anche dell’industria manifatturiera.
Sul piano economico e commerciale i principali partner sono Cina, Turchia, Russia e Kazakistan. A livello di rapporti commerciali con l’Italia, nel 2021, l’Italia è diventata l’undicesimo fornitore dell’Uzbekistan, con un ruolo centrale rappresentato nelle esportazioni di macchine e impianti.