Geopolitica, economia e sicurezza nel Mediterraneo allargato. Il primo report annuale della Fondazione Med-Or
Un anno di fatti ed eventi avvenuti nella regione del Mediterraneo allargato analizzati e commentati dagli analisti e dagli esperti della Fondazione Med-Or.
Il 2022 è stato un anno importante, e complicato, per tutta la regione euro-mediterranea, in cui è emersa con grande evidenza la centralità strategica che questa area del mondo riveste per gli equilibri globali. La guerra in Ucraina, per quanto non abbia prodotto conseguenze di natura militare, ha visto una recrudescenza di tensioni e competizione geopolitica tra le grandi potenze anche nella regione mediterranea, favorendo parallelamente anche la convergenza di interessi e le alleanze tra alcuni paesi dell’area. Alla guerra, per aggravare il quadro già complesso, si è aggiunta certamente una grave crisi economica, che ha colpito pesantemente molti paesi dell’area, già fragili o instabili sul piano socio-economico, e i problemi derivanti dai sempre più persistenti cambiamenti climatici.
Il conflitto ha dato seguito anche ad una crisi alimentare, prodotta dal blocco dei cereali ucraini nei porti, dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dalla scarsità di prodotti provenienti dai paesi coinvolti dalla guerra che di conseguenza hanno determinato una riduzione di disponibilità di generi alimentari di primaria importanza in alcuni paesi africani e asiatici. Alla crisi alimentare, va aggiunta la grave crisi umanitaria, legata ai rifugiati di guerra ucraini, che ha interessato soprattutto l’Europa orientale e che si somma ai continui flussi migratori provenienti dalla sponda sud. Infine, non ultima per importanza, la crisi energetica, che ha determinato, tuttavia, anche una potenziale svolta nelle politiche europee di approvvigionamento energetico, riportando al centro della discussione e della strategia continentale il rapporto con alcuni paesi produttori in Nord Africa e Medio Oriente.
I principali fatti avvenuti, le dinamiche emerse, i rapporti intra-regionali tra i paesi, le crisi presenti, le opportunità economiche di sviluppo, sono stati analizzati in questo nostro primo report annuale, dedicato, appunto, all’anno 2022. Si tratta del primo lavoro di questo genere prodotto dalla nostra Fondazione e, in Italia, che analizza con una simile profondità e attenzione tutti i principali paesi della Sponda sud, anche in relazione alle loro relazioni con Unione Europea e Italia.
Un lavoro frutto dell’attività del team di analisti e ricercatori della Fondazione Med-Or, supportati da alcuni esperti dei paesi dell’area, realizzato con l’idea, forse ambiziosa, di contribuire alla conoscenza e alla comprensione della complessità della regione del Mediterraneo allargato, che sarà sempre più decisiva per il futuro del nostro Paese e dell’Europa, anche in ragione delle dinamiche competitive emerse con la guerra in Ucraina.
Per questo, abbiamo voluto offrire una serie di approfondimenti specifici su tutti i paesi che compongono la regione costiera mediterranea, dal Marocco alla Turchia, dei paesi della penisola arabica, e del Levante. Alle schede dei singoli paesi si aggiungono inoltre quattro approfondimenti di area, dedicati alle quattro regioni che insistono ai confini dell’area mediterranea, ovvero il Sahel, il Corno d’Africa, il Caucaso e i Balcani occidentali. Esse rappresentano aree complesse, di grande rilevanza strategica e le cui dinamiche spesso hanno ripercussione rilevanti sul Mediterraneo e sull’Europa. Inoltre, a conclusione del report, sono stati realizzati due focus tematici, dedicati all’area del Mediterraneo Orientale, e alla sua importanza economica e politica, e al tema della crisi alimentare innescata dal conflitto ucraino.
Trattandosi ovviamente di una raccolta di testi dedicati allo scorso anno, il Report non menziona ovviamente alcuni importanti avvenimenti avvenuti nei primi mesi del 2023. Dallo scoppio delle manifestazioni in Israele contro la proposta di riforma della giustizia presentata dal Governo in carica, che per settimane hanno aperto un aspro confronto politico nel paese, al terribile terremoto avvenuto in Turchia e Siria, che ha devastato numerosi centri abitati nei due paesi provocando migliaia di morti e sfollati. Particolarmente importanti, anche a dimostrazione della continua e rapida evoluzione delle dinamiche geopolitiche e dell’attivismo diplomatico di alcuni paesi dell’area, si segnalano anche la notizia dell’avvio di un possibile confronto diplomatico tra Iran e Arabia Saudita, mediato dalla Cina, notizia significativa sia per quanto riguarda i rapporti tra i due paesi mediorientali che per il suolo svolto dalla Cina nella vicenda, o ad esempio la recente ripresa delle relazioni tra la Siria, che cerca di uscire dall’isolamento diplomatico dopo più di un decennio di guerra civile, e alcune monarchie del Golfo.
L’insieme di questi eventi, avvenuti nel corso delle prime settimane del 2023, rappresenta in maniera significativa l’estrema vitalità, e fluidità, delle relazioni politiche nella regione e del loro costante mutare in tempi spesso molto rapidi. Infatti, le analisi e i focus contenuti in questo Report, oltre a descrivere quanto avvenuto e cercare di rappresentarne l’importanza e le ricadute, vogliono, dunque, nei limiti di un annuario dedicato ad un anno da poco concluso, contribuire a esaminare e commentare le specificità di una regione cruciale per i destini del mondo e in costante mutamento come è, appunto, il Mediterraneo allargato.
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