Approfondimenti

I rapporti tra Italia e Israele si rafforzano

I recenti incontri svolti tra le autorità italiane ed israeliane rafforzano ulteriormente i già solidi rapporti tra Italia e Israele. Il punto di Anna Maria Cossiga

I rapporti tra Italia e Israele sono sempre stati più amichevoli sin da quando, nel 1949, il nostro paese fu tra i primi a riconoscere il neonato stato ebraico. Da allora, sono state frequenti le reciproche visite istituzionali e si è instaurato un vivace interscambio commerciale. Israele ospita anche numerose aziende italiane e sono ottimi gli scambi scientifici, culturali e turistici. Numerosa e attiva è anche la comunità ebraica italiana in Israele - i cosiddetti italkìm - che contribuiscono a diffondere la specifica cultura ebraica del nostro paese, insieme a quella nazionale.

La scorsa settimana, il reciproco scambio istituzionale è stato particolarmente intenso: prima il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, si è recato a Gerusalemme nella sua prima missione all’estero; poi il Premier israeliano, Binyamin Netanyahu, è giunto a Roma per colloqui con il nostro Primo Ministro, Giorgia Meloni; e, infine, anche il nostro Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è arrivato in Israele.

La Russa, accolto alla Knesset dal Presidente del parlamento, Amir Ohana, ha ribadito il sostegno italiano contro ogni forma di terrorismo, statale e non statale, che possa minare l’esistenza di Israele. Ha anche invitato lo speaker della Knesset a Roma per le celebrazioni in occasione del 75° anniversario della nascita della Repubblica Italiana, mentre Ohana ha parlato di una nuova era nelle relazioni tra i due paesi[1]. Il Presidente del Senato ha inoltre ribadito la ferma condanna contro ogni forma di antisemitismo e di antisionismo.

Nella sua visita a Roma, Netanyahu ha invece toccato temi di reciproco interesse e collaborazione. Nel colloquio con il Presidente Meloni, il premier israeliano ha affermato che i rapporti tra i due paesi sono sempre stati solidi ma che, in questo momento, c’è spazio per migliorarli e per “un’enorme collaborazione”[2]. La futura cooperazione tra i due paesi si svolgerà in campo agricolo e innovativo ma, soprattutto, in quello energetico ed idrico. Il premier israeliano ha annunciato che il governo intende ampliare il settore del gas e aumentare i flussi provenienti da Israele verso l’Italia e poi tutta l’Europa[3]. Già nel 2022, durante il governo israeliano presieduto da Naftali Bennett, l’Europa aveva firmato un Memorandum of Understandings con il Cairo e Tel Aviv per il trasporto di gas liquefatto da Israele verso l’Europa attraverso l’Egitto[4], che avrebbe contribuito a rendere l’UE sempre più indipendente dalle forniture russe. Le parole di Netanyahu confermano dunque la volontà, da parte israeliana, di contribuire perché l’Italia diventi un hub energetico per il Vecchio continente, come auspicato dal nostro primo ministro. Discusso anche il problema idrico, di particolare interesse per il nostro paese a causa del recente allarme siccità. "Per migliaia di anni il Medio Oriente ha avuto guerre per l'acqua -ha dichiarato Netanyahu- ma noi non abbiamo più questo problema perché la produciamo grazie a riciclaggio e impianti di desalinizzazione"[5].

Di particolare rilievo le dichiarazioni del ministro per le imprese, Adolfo Urso, al Forum Economico Italia-Israele tenutosi a Palazzo Piacentini, alla presenza di Netanyahu. Il nostro ministro ha dichiarato che “Italia e Israele possono dare una risposta congiunta alle nuove sfide globali” grazie anche alla “condivisione di valori e una forte cooperazione scientifica, tecnologica e industriale”[6]. Urso ha anche auspicato che si potrà approfondire la cooperazione nei settori dell’idrogeno, della difesa e dello spazio[7].

Infine, la visita in Israele del nostro ministro degli esteri e vice-presidente del consiglio Antonio Tajani, che ha incontrato il presidente Herzog, il suo omologo Eli Cohen e il premier Netanyahu. Tajani ha dichiarato che Israele “è considerato un partner strategico per una collaborazione politica, nella lotta contro il terrorismo, nei settori più moderni dell’industria, dallo spazio, alla tecnologia, alle startup” e di aver discusso con Netanyahu, che aveva già incontrato a Roma, di temi di politica internazionale quali la guerra in Ucraina, la situazione in Iran e quella mediorientale. E’ anche intervenuto al roadshow del programma Business Innovation Factory di Leonardo organizzato a Tel Aviv dove il ministro dell’Innovazione israeliano, Ofir Akunis, ha dichiarato l’Italia uno dei paesi più influenti d’Europa e una delle collaborazioni più fruttuose[8]. Tajani ha anche visitato Ramallah, dove ha avuto colloqui con il suo omologo al-Maliki, con il presidente dell’Autorità palestinese Abu Abbas e con il primo ministro Shtayyeh. Il nostro ministro degli Esteri ha ricordato la missione di addestramento dei Carabinieri rivolta alle Forze di Sicurezza palestinesi e le attività della Cooperazione allo Sviluppo italiana, tra cui il finanziamento di progetti per la salute, per la parità di genere e per le attività imprenditoriali[9].

Lo scambio di visite istituzionali tra il nostro paese e Israele dimostra, dunque, non solo le ottime condizioni dei nostri rapporti, ma la chiara volontà di accrescere la cooperazione in settori chiave a livello nazionale e globale. Paesi entrambi affacciati sul Mediterraneo, ma anche attori in quello che chiamiamo “Mediterraneo Allargato”, possono unire le forze, ricchi di un prezioso patrimonio culturale e di un know-how specifico per ciascuno ma del tutto condivisibile, per effettuare quel “salto quantico” di cui ha parlato Netanyahu e di cui potranno beneficiare entrambi. Magari contribuirà anche il memorandum di intesa che la Fondazione Med-Or ha firmato con l’Institute for National Security Studies di Tel Aviv, durante la visita del Presidente Marco Minniti proprio la settimana scorsa; un piccolo tassello in più nel mosaico delle relazioni italo-israeliane.


[1] https://main.knesset.gov.il/EN/News/PressReleases/Pages/press6323a.aspx

[2] https://www.timesofisrael.com/in-rome-netanyahu-says-ties-with-italy-about-to-expand-drastically/

[3] https://www.agi.it/estero/news/2023-03-10/netanyahu_aumenteremo_export_gas_verso_italia-20444563/

[4] https://www.repubblica.it/esteri/2022/06/15/news/gas_accordo_ue_israele_egitto-354015957/

[5] https://www.agi.it/estero/news/2023-03-10/netanyahu_aumenteremo_export_gas_verso_italia-20444563/

[6] https://www.mise.gov.it/it/notizie-stampa/italia-israele-primo-forum-economico-per-le-imprese-italiane-con-il-ministro-urso-e-il-primo-ministro-netanyahu

[7] https://it.euronews.com/2023/03/11/israele-appoggia-il-piano-dellitalia-di-diventare-hub-energetico

[8] https://formiche.net/2023/03/tajani-missione-in-israele/

[9] https://www.notiziegeopolitiche.net/israele-tajani-vede-netanyahu-incontro-molto-positivo/

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