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Italia e IMEC: Un Nuovo Orizzonte per l'India nel Cuore dell'Indo-Pacifico

C'è sempre un filo sottile che collega le vicende dei popoli, i loro sogni, le loro paure. E oggi, parlando dell'IMEC, il Corridoio Economico India-Medio Oriente-Europa, ci troviamo di fronte a un progetto che ambisce a ridefinire gli equilibri geopolitici del nostro tempo.

C'è sempre un filo sottile che collega le vicende dei popoli, i loro sogni, le loro paure. E oggi, parlando dell'IMEC, il Corridoio Economico India-Medio Oriente-Europa, ci troviamo di fronte a un progetto che ambisce a ridefinire gli equilibri geopolitici del nostro tempo.

L'IMEC rappresenta per Nuova Delhi qualcosa di più di un semplice progetto infrastrutturale. È il simbolo di una trasformazione epocale, di un paese che si prepara a passare da potenza regionale a giocatore globale. Entro il 2030, l'India avrà il terzo PIL più grande del mondo, superata solo da Stati Uniti e Cina. Con oltre un miliardo di persone in età lavorativa, il paese diventerà il più grande mercato del pianeta. Questo significa che Nuova Delhi non può più permettersi di guardare solo al proprio orticello, ma deve iniziare a pensare in grande, a proiettare la sua forza oltre i confini regionali.

Ma c'è di più. L'IMEC è anche una risposta alla crescente influenza della Cina nell'Indo-Pacifico. La strategia cinese di espandere la propria presenza militare e commerciale nella regione rappresenta una sfida diretta. L'India, con l'IMEC, propone un modello alternativo di sviluppo, meno predatorio e più cooperativo, che possa attrarre quei paesi che guardano con sospetto alle ambizioni cinesi.

Per l'Occidente, l'IMEC è una manna dal cielo. Rappresenta un'opportunità per contrastare l'influenza cinese e per diversificare le catene di produzione e fornitura, riducendo la dipendenza da Pechino. In questo contesto, l'India emerge come un partner naturale, offrendo un'alternativa concreta per il near-shoring e il friend-shoring.

Inoltre, se Nuova Delhi riuscirà a consolidare la sua leadership nel Global South, potrà facilitare relazioni più agevoli per l'Occidente con quei paesi che oggi subiscono l'influenza economica della Cina. Questo potrebbe alleggerire le pressioni coercitive di Pechino, creando un panorama economico globale più equilibrato.

La politica estera di Nuova Delhi è sempre stata caratterizzata dalla non-allineamento, un principio stabilito da Nehru nel lontano 1946. Ma l'IMEC segna un cambiamento radicale. L'India non può più permettersi di restare neutrale, e con un progetto infrastrutturale che attraversa tre continenti, sta dichiarando al mondo che ha un interesse diretto in numerosi punti caldi geopolitici, dalla normalizzazione dei rapporti tra Israele e Arabia Saudita alla competizione strategica nello Stretto di Hormuz.

La Sicurezza nell'Indo-Mediterraneo

L'Indo-Mediterraneo, un termine che espande il concetto di Mediterraneo nell'Oceano Indiano, è cruciale per l'Italia e altre nazioni europee. Garantire un ambiente di sicurezza stabile in questa regione è fondamentale. Progetti come l'IMEC non possono avere successo senza misure di sicurezza robuste. Incidenti recenti, come attacchi a rotte marittime e cavi sottomarini, dimostrano quanto questi corridoi commerciali siano vulnerabili agli attori non statali. L'Italia, attraverso missioni come ASPIDES e ATALANTA, gioca un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza dell'Indo-Mediterraneo. La collaborazione tra India e Italia nel mantenimento della sicurezza è vitale per il successo dell'IMEC e di altre iniziative simili.

Il successo dell'IMEC dipende fortemente dalla diplomazia multilaterale. I summit del G20 e del G7 hanno riaffermato l'impegno verso il progetto, nonostante i conflitti in corso come la guerra a Gaza. Questo supporto multilaterale sottolinea l'importanza di un continuo impegno diplomatico e cooperazione tra i paesi partner.

Il ruolo dell'India nell'IMEC riflette la sua crescente statura come leader del Global South e come ponte tra il Nord e il Sud. Il corridoio non riguarda solo la connettività economica, ma anche la promozione di un ordine basato su regole che rispetti la sovranità e la trasparenza, contrastando nettamente con la BRI cinese.

L'IMEC rappresenta un salto strategico per Nuova Delhi, guidato dalla sua crescita economica e dalle preoccupazioni sull'influenza cinese. Per l'Occidente, offre un mezzo per de-risking e diversificare dalle dipendenze cinesi. Il corridoio richiede un allontanamento dalla tradizionale non-allineamento dell'India, comportando impegni geopolitici e collaborazioni più profondi.

Garantire la sicurezza nella regione dell'Indo-Mediterraneo è cruciale, richiedendo soluzioni tattiche robuste e cooperazione internazionale. Gli sforzi diplomatici in forum come il G20 e il G7 sono essenziali per guidare il progetto attraverso complessi scenari geopolitici.

In definitiva, l'IMEC incarna una visione di prosperità interconnessa, promuovendo la collaborazione e la crescita condivisa tra i continenti. La leadership dell'India e la diplomazia multilaterale saranno fondamentali per realizzare questo ambizioso progetto, rendendolo un pilastro dell'architettura economica globale futura.

Con un progetto così ambizioso, Nuova Delhi non solo guarda al futuro, ma lo sta costruendo, mattone dopo mattone, con la determinazione di chi sa che il domani è già qui.

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