Italia e India consolidano il legame tra Mediterraneo e Indo-Pacifico
Roma e Nuova Delhi rilanciano la loro partnership strategica: i settori Difesa e Sicurezza al centro della cooperazione, ma il disegno è molto più ampio.
In occasione del settantacinquesimo anniversario delle relazioni tra Italia e India, il 2 marzo il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è recata in visita di stato a Nuova Delhi dove è stata accolta dal Primo Ministro Narendra Modi. L’incontro rappresenta il coronamento del processo di riavvicinamento tra i due paesi dopo anni di relazioni tese e, al tempo stesso, un passo importante per la nuova politica indo-pacifica dell’Italia.
Sotto numerosi aspetti si tratta di un passaggio storico. La politica estera italiana ha sempre concentrato la propria attenzione su tre aree d’azione specifiche: Europa, Atlantico e Mediterraneo – politica questa che è stata descritta con la metafora dei “tre cerchi”. Tuttavia, nel 2023 questo approccio non sembra più perseguibile in via esclusiva per una pluralità di cause. Innanzitutto, l’impetuosa crescita sotto numerosi punti di vista di Asia e Africa, il conseguente Pivotal Shift americano verso la Cina, la guerra in Ucraina, il cambiamento climatico: tutte sfide dalla vastissima portata che rendono necessaria una Grand Strategy italiana che sia globale e non più limitata ai singoli contesti regionali.
Ecco perché l’Italia guarda all’India: la più grande democrazia del mondo, la prima potenza demografica e la quinta economica del pianeta, che nel prossimo futuro potrà contare su una ampissima classe media di giovani istruiti. Ma soprattutto è un paese che condivide con l’Italia il ruolo di ponte tra diverse aree. Entrambe penisole, entrambe al centro di due specchi d’acqua dalla profonda rilevanza commerciale, energetica, politica, securitaria e militare.
Nello specifico, il viaggio del Presidente del Consiglio non ha avuto solamente lo scopo di rinsaldare le relazioni tra Roma e Nuova Delhi, ma ha voluto porre le basi per una sempre maggiore presenza italiana nella regione. A margine dell’evento Raisina Dialogue – la principale conferenza indiana sulla geopolitica inaugurata congiuntamente dal Premier Modi e dal Presidente Meloni in qualità di ospite onorario – sono state infatti annunciate la firma di un partenariato strategico tra i due paesi in materia di difesa e l’adesione dell’Italia all’Indo-Pacific Oceans Initiative (IPOI).
Per quanto concerne la cooperazione nel settore della difesa, l’accordo prevede un rafforzamento del legame tra le Forze Armate dei due paesi attraverso lo scambio di informazioni e la realizzazione di esercitazioni militari e corsi di formazione. Parimenti, dal punto di vista industriale, si ipotizzano nuove opportunità di sviluppo e di produzione congiunta. Oltre a ribadire l’impegno di Roma e Nuova Delhi contro il terrorismo, entrambi i leader hanno sottolineato i numerosi vantaggi reciproci derivanti da tale iniziativa. Da un lato l’India, altamente dipendente dalle importazioni militari russe, potrà avviare un processo di affrancamento da Mosca, sviluppando al contempo un’industria nazionale di primo livello. Per l’Italia, si profila invece l’accesso ad un gigantesco mercato in espansione, che partendo dal settore militare potrà estendersi ad altri ambiti di eguale valenza strategica.
Solo nel 2022 l’interscambio tra i due paesi è valso circa 15 miliardi di euro. Come affermato da Modi e Meloni questo dato è destinato a crescere, così come i settori nei quali coopereranno Roma e Nuova Delhi, tra i quali è importante citare quello spaziale, energetico, IT, dei semiconduttori, ma anche della cooperazione giudiziaria e delle migrazioni. A conferma di ciò, si noti come in contemporanea al bilaterale tra i due capi di governo, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani (a margine del ministeriale del G20) a Nuova Delhi ha presieduto con il ministro indiano del Commercio e dell’Industria Piyush Goyal l’India-Italy Business Round Table, durante la quale è stato rinnovato l’impegno ad incrementare ulteriormente gli scambi commerciali tra India e Italia.
E tuttavia, il viaggio in India del Presidente del Consiglio ha portato, come detto poc’anzi, ad un altro traguardo significativo: l’adesione dell’Italia all’Indo-Pacific Oceans Initiative. Nata nel 2015 per volontà dello stesso Premier Modi, l’IPOI mira a favorire e promuovere la sicurezza, la stabilità e lo sviluppo sostenibile dell’Indo-Pacifico con particolare attenzione al dominio marittimo. Nello specifico, in netto contrasto con la visione della Cina, l’India promuove una visione dell’Indo-Pacifico aperto e inclusivo, che si basi sul rispetto dell’integrità territoriale e del principio della libertà di navigazione. L’Italia, in tale contesto, contribuirà all’iniziativa IPOI attraverso la sua profonda esperienza scientifica e tecnologica. Oltre a rappresentare un importante forum di cooperazione multilaterale, per Roma si tratta anche di un’occasione per rendere permanente la propria presenza nella regione. Esattamente come nel caso del GCAP siglato con Regno Unito e Giappone, tali accordi mini-laterali permettono infatti di proiettare l’influenza di un paese mediterraneo come l’Italia, in un contesto lontano come quello dell’Indo-Pacifico, sempre più al centro della politica internazionale.
Attraverso il partenariato strategico con Nuova Delhi, Roma lancia dunque un segnale importante: questa nuova cooperazione non solo potrà permettere di rilanciare i legami tra i due paesi, ma garantirà anche il rafforzamento del ponte tra Mediterraneo e Indo-Pacifico.