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La Somalia entra nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite: avviato un programma di formazione per il corpo diplomatico somalo

Grazie alla collaborazione tra Med-Or e UNITAR, è stato possibile mettere a disposizione dei partecipanti un’ampia rete di esperti internazionali ed ex diplomatici di alto livello

La Somalia ha ottenuto un seggio come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza (CdS) delle Nazioni Unite per il biennio 2025-2026, segnando, da gennaio 2025, un ritorno storico dopo 54 anni dalla sua ultima partecipazione nel 1972.

Questo traguardo rappresenta un’importante occasione per il paese africano, che negli ultimi anni ha registrato significativi progressi in ambito politico, diplomatico ed economico, tra cui la riduzione del debito nell’ambito dell’iniziativa internazionale di “debt relief” e la recente revoca dell’embargo sulle armi imposto dalle Nazioni Unite. L’ingresso nel CdS offre alla Somalia una opportunità per contribuire attivamente alle decisioni internazionali sulla pace e la sicurezza globali.

In questo contesto di rinnovato slancio, la Med-Or Italian Foundation, in collaborazione con UNITAR e con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano (MAECI), ha risposto alla richiesta del Governo somalo al Presidente di Med-Or Marco Minniti di avviare un programma di formazione specifico per il corpo diplomatico del paese.

L’iniziativa si è articolata in due fasi principali. La prima, della durata di tre settimane, di cui due in presenza a Roma e una online, si è svolta nel mese di novembre 2024 e ha registrato la partecipazione di 20 rappresentanti governativi somali a un training tecnico intensivo, finalizzato a fornire una comprensione approfondita delle dinamiche e dei meccanismi del Consiglio di Sicurezza e del mondo della diplomazia, con moduli settoriali specifici afferenti alle attività dei principali fora internazionali.

La seconda fase, a carattere esecutivo, si è svolta a Mogadiscio il 21 e il 22 dicembre 2024 e ha coinvolto figure di alto livello delle istituzioni governative somale, tra cui il Ministro degli Esteri Ahmed Moalim Fiqi, il Viceministro degli Esteri e i principali Direttori Generali del Ministero, oltre a senior officials provenienti dall’ufficio del Consigliere per la Sicurezza Nazionale e dalla Presidenza somala.

Il programma di formazione è stato strutturato in due moduli principali. Il primo modulo ha fornito un’analisi approfondita della struttura, del funzionamento e delle modalità operative del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, mentre il secondo si è concentrato sui principali dossier geografici di rilievo per la Somalia, in particolare quelle afferenti all’Africa e al Medio Oriente.

Grazie alla collaborazione tra Med-Or e UNITAR, è stato possibile mettere a disposizione dei partecipanti un’ampia rete di esperti internazionali ed ex diplomatici di alto livello. Tra questi, per l’Italia, hanno contribuito personalità di spicco come Sebastiano Cardi (dal 2013 al 2018 Capo della Rappresentanza Permanente all’ONU), Francesco Maria Talò (Consigliere Diplomatico del Presidente del Consiglio dei ministri dal 2022 al 2023) e Ettore Sequi (Segretario Generale del MAECI dal 2021 al 2023).

A livello internazionale, hanno preso parte al programma Bernardino León (Rappresentante speciale dell’Unione Europea per il processo di pace in Medio Oriente dal 2008 al 2011 e inviato speciale delle Nazioni Unite in Libia dal 2014 al 2015), Hanna Tetteh (attuale Rappresentante Speciale ONU per la Libia e capo della missione UNSMIL, già Rappresentante speciale del Segretario Generale dell’ONU per l’Unione Africana dal 2019 al 2022 e Inviata Speciale dell’ONU per il Corno d’Africa dal 2022 al 2023), Martin Kimani (Rappresentante permanente del Kenya presso le Nazioni Unite dal 2021 al 2022), Haile Menkerios (Rappresentante speciale delle Nazioni Unite presso l’Unione Africana dal 2013 al 2014) , Khaled Shamaa (Rappresentante Permanente dell’Egitto all’ONU), Walid Haidar (attualmente Capo di Gabinetto del Ministero degli Esteri del Libano), Murithi Mutiga (Direttore dell’Africa Program presso l’International Crisis Group), Muin Shreim (già Direttore della Divisione Affari Politici della Missione UNSMIL), Zach Vertin (Direttore della Scuola di Affari Pubblici e Internazionali della Princeton University), Richard Gowan (Direttore per la diplomazia ONU e multilaterale dell’International Crisis Group), Emilio Manfredi (ex coordinatore del Panel of experts dell’ONU per il Sud Sudan e Consulente senior per il Corno d’Africa) e Paolo Busco (Avvocato specializzato in diritto internazionale e risoluzione delle controversie).

Al termine dell’Executive Seminar, la delegazione di Med-Or presente a Mogadiscio, guidata da Umberto Tavolato, insieme all’ambasciatore italiano in Somalia, Pier Mario Daccò Coppi, sono stati ricevuti dal Presidente della Somalia, Hassan Sheikh Mohamud.

Il presidente ha sottolineato l’importanza strategica della formazione diplomatica nel contesto più ampio degli sforzi per lo sviluppo e il rafforzamento dello stato somalo. Ha inoltre evidenziato come, insieme ai fondamentali programmi di cooperazione bilaterali con l’Italia, in ambito securitario e giudiziario, anche il rafforzamento delle competenze diplomatiche sia essenziale per rilanciare lo standing della Somalia sulla scena internazionale.

L’iniziativa rappresenta un passo significativo nel percorso di Mogadiscio verso un rafforzamento delle istituzioni dello stato e un ruolo più attivo nella diplomazia globale, confermando l’impegno del paese nel rafforzare le proprie istituzioni e promuovere la pace e la sicurezza.

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