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L’Africa nell’era digitale: il futuro del continente in un mondo sempre più interconnesso

Il Kenya guida la trasformazione tecnologica, promuovendo inoltre l’inclusione sociale ed economica attraverso le innovazioni digitali.

La digitalizzazione in Africa rappresenta un elemento cruciale dello sviluppo socioeconomico del continente. Attraverso l’adozione di tecnologie digitali volte ad aumentare la crescita e la resilienza, l’Africa – anche grazie al sostegno economico di organizzazioni internazionali, come, ad esempio, la Banca Mondiale – sta assistendo allo sviluppo di numerosi settori. Già la pandemia da COVID-19 aveva messo in luce il ruolo essenziale delle tecnologie digitali nella ripresa economica, con numerosi paesi che hanno adottato politiche incentrate su continui investimenti nel digitale: dall’istruzione all’assistenza sanitaria, dall’agricoltura al settore bancario, l’obiettivo ultimo sembra essere quello di promuovere una crescita inclusiva e colmare il divario digitale con il resto del mondo.

In quest’ottica, il panorama tecnologico africano si sta evolvendo rapidamente. Attraverso la digitalizzazione le informazioni analogiche vengono convertite in formati digitali, automatizzando compiti come l’inserimento dei dati per migliorare l’efficienza. L’adozione delle cartelle cliniche elettroniche in Ruanda, ad esempio, ha migliorato l’assistenza sanitaria, mentre le iniziative di e-government in Kenya hanno reso i servizi pubblici accessibili online. Allo stesso modo, l’innovazione tecnologica sta trasformando interi settori con tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, l’Internet of Things, la blockchain e la biotecnologia. In Kenya, l’agricoltura di precisione, che utilizza dispositivi IoT, droni e IA, aumenta la produttività agricola, mentre piattaforme di mobile banking come M-Pesa e Paga in Nigeria promuovono l’inclusione finanziaria.

Secondo i dati del World Bank Digital Adoption Index e dell’International Telecommunication Union’s Information and Communication Technology Development Index, sebbene l’Africa stia facendo progressi nella digitalizzazione, resta indietro rispetto ad altre regioni globali in termini di utilizzo di Internet, uso adeguato della tecnologia e sviluppo delle infrastrutture. Ad esempio, l’adozione digitale in Kenya è avanzata rispetto alla media africana, ma le sue iniziative di business digitale restano al di sotto della media globale. In modo analogo, anche rispetto alle infrastrutture digitali e all’integrazione tecnologica si osservano ampie disparità tra l’Africa e regioni come Europa, America Latina e Asia, dove la connettività Internet è quasi universale e i servizi di e-government sono altamente efficaci. Molti paesi africani ancora lottano con l’accesso limitato alla banda larga e a costi elevati per tali servizi.

Nello specifico, il Kenya guida la digitalizzazione del continente con un tasso di utilizzo di Internet dell’85%, significativamente superiore alla media continentale del 43%. Tuttavia, questa cifra rimane inferiore a quelle dell’Europa (92%), dell’Asia (61%) e dell’America Latina (72%). Infatti, il mercato digitale africano è relativamente più piccolo di quello dei continenti sopramenzionati, con un tasso di crescita dell’11%, che, sebbene notevole, è inferiore sia a quello asiatico (14%) sia a quello dell’America Latina (12%). In relazione ai principali giganti tecnologici, nel mercato digitale africano i principali sono Safaricom e Jumia, mentre Alibaba e Tencent dominano in Cina, e SAP e Vodafone sono prominenti in Europa. Per quel che concerne il Medio Oriente, il rapido progresso di digitalizzazione è facilitato da aziende come STC e Etisalat.

Le disparità nell’adozione del digitale e nelle infrastrutture sono ulteriormente osservabili se si considera la percentuale di aziende che utilizzano le e-mail nelle regioni selezionate, evidenziando significativi divari tra le nazioni africane e le altre regioni, più mature digitalmente.

Per quel che riguarda i settori sanitario, agricolo, bancario ed economico, la digitalizzazione potrebbe giocare un ruolo di primo piano per la crescita del continente africano. Nel settore sanitario, infatti, le tecnologie digitali migliorano la diagnostica e semplificano la gestione dei registri dei pazienti. Inoltre, la telemedicina porta i servizi sanitari nelle aree remote e svantaggiate, migliorando notevolmente i risultati sanitari. Nel settore agricolo, invece, strumenti digitali come le app mobili che forniscono prezzi di mercato e previsioni meteo in tempo reale aiutano gli agricoltori a prendere decisioni migliori e aumentare la produttività, contribuendo al contempo al miglioramento della sicurezza alimentare e alla stabilità economica. Inoltre, nel settore bancario, l’adozione di nuove tecnologie promuove l’inclusione economica, offrendo a più persone l’accesso ai servizi bancari e alla alfabetizzazione finanziaria, favorendo l’indipendenza economica.

Dal punto di vista puramente economico l’adozione di nuove tecnologie crea nuove opportunità di lavoro, favorisce lo sviluppo sostenibile, stimolando al contempo l’imprenditorialità e l’attrazione di investimenti esteri. In altri termini, la promozione di politiche economiche incentrate sull’innovazione tecnologica consentirebbe un processo di crescita virtuoso, in grado di rimodellare il panorama africano.

Sebbene l’Africa debba affrontare numerose sfide per colmare il divario digitale con il resto del mondo, i progressi digitali in corso offrono grandi opportunità di sviluppo. Superando le barriere infrastrutturali e di costo, l'Africa può sfruttare appieno le tecnologie digitali per migliorare il contesto economico e sociale. Questo, come espresso sopra, richiede l’adozione di politiche economiche espansive, continui investimenti, e l’adozione delle best practices dei paesi più sviluppati. Con infrastrutture solide e politiche di supporto, infatti, l'Africa può utilizzare la digitalizzazione per migliorare gli standard di vita, costruire resilienza economica e creare un futuro migliore per tutti i suoi cittadini.

In tale scenario, il caso kenyota rappresenta un modello avanzato rispetto a molti paesi africani. ll Kenya, infatti, è un leader digitale in Africa. Nairobi, in tal senso, promuove la digitalizzazione riconoscendone l'importanza per la crescita economica e lo sviluppo sociale. Per citare alcuni dati, è opportuno sottolineare come oltre l'85% dei keniani utilizzi telefoni cellulari e circa il 40% ha accesso a Internet. Ciò è stato possibile grazie a corposi investimenti in infrastrutture ICT, come la National Broadband Strategy, i quali mirano a fornire accesso Internet a livello nazionale e a colmare il divario digitale tra le aree urbane e rurali. Inoltre, quadri normativi chiari, come il Kenya Information and Communications Act, offrono un luogo ideale per le big tech e le startup, nazionali ed estere, volte a sviluppare progetti per rilanciare l'innovazione tecnologica e l'imprenditorialità. Tale contesto, infatti, attira numerosi investimenti diretti esteri nel paese. Storie di successo, ad esempio, come M-Pesa e piattaforme di e-health, come M-TIBA, evidenziano il ruolo di leader del Kenya. Inoltre, hub tecnologici come iHub promuovono ulteriormente l'innovazione. In altri termini, l’approccio kenyota sta rendendo il paese un modello da seguire per tutto il continente africano, dimostrando come l’innovazione tecnologica sia il principale pilastro che guida una crescita economica sostenibile ed inclusiva.

In conclusione, mentre l'Africa continua ad abbracciare la digitalizzazione, le lezioni apprese dall'esperienza kenyota risultano inestimabili per plasmare un futuro digitalmente inclusivo per il continente. Dalla crescita economica alla promozione dell'inclusione sociale, infatti, il Kenya – grazie all’adozione di politiche economiche incentrate sugli investimenti nell’innovazione tecnologica – rappresenta un modello da seguire per i paesi africani.

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