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Nelle scuole degli Emirati si studierà la Shoah

Gli Emirati Arabi Uniti hanno deciso di inserire nei programmi di storia delle scuole primarie e secondaria un insegnamento sulla Shoah. Il punto di Anna Maria Cossiga

Alizada Studios / Shutterstock.com

È notizia recente che gli Emirati Arabi Uniti hanno deciso di inserire nei programmi di storia delle scuole primarie e secondaria un insegnamento sulla Shoah[1]. Si tratta di un unicum nei paesi arabi dove, anche attualmente, a livello popolare è purtroppo diffuso il sentimento antisemita e il negazionismo. Si tratta di una decisione che Israele ha definito “storica” e che aggiunge un’importante dimensione alla normalizzazione tra lo stato ebraico e alcuni stati arabi.

Gli Accordi di Abramo, siglati due anni fa tra Israele, gli EAU, Bahrein, il Marocco e il Sudan, sono stati analizzati, sino ad ora, soprattutto dal punto di vista economico, della difesa e della sicurezza, ma meno attenzione è stata dedicata al fatto che essi sono nati anche con la volontà di unire le rispettive popolazioni. L’Accordo tra Emirati ed Israele, in particolare, ci tiene a sottolineare “l’ideale della convivenza, del rispetto e della comprensione tra fedi religiose e popoli”[2], ribadendo, così, il concetto di “tolleranza”, caro al governo emiratino.

Già prima della firma degli Accordi, nel 2016, gli EAU avevano istituito il Ministero della Tolleranza nell’ambito della Vision 2021, dal momento che “la tolleranza è uno dei valori più profondamente radicati nella comunità emiratina”[3]. Nel 2019, poi, il Paese annunciò l’Anno della Tolleranza, durante il quale si celebrava ufficialmente il valore e il significato di tale virtù[4]. Proprio nel 2019 si tenne lo storico incontro tra Papa Francesco e l’imam dell’Università egiziana di al-Azhar, lo sceicco Ahmed el-Tayeb, riferimento religioso del mondo sunnita. Dall’incontro scaturì il famoso Documento sulla fratellanza umana, che ispirò anche la costruzione, ad Abu Dhabi, della Casa della Famiglia Abramitica, un complesso che ospita una moschea, una chiesa e una sinagoga.

Se l’idea di tolleranza e di fratellanza umana sono alla base dell’immagine che gli Emirati proiettano a livello internazionale, un passo in più viene fatto nei confronti di Israele all’indomani della firma degli accordi di Abramo. Nel maggio 2021, è stata inaugurata, presso il Museo Crossroads of Civilization (Incrocio di Civiltà) di Dubai, una mostra sull’Olocausto, la prima del suo genere in un Paese arabo[5]. Si è trattato di un atto significativo, da parte degli Emirati, una sorta di “mossa pioneristica” nel contesto arabo dove, come già ricordato, l’antisemitismo e il negazionismo sono ancora diffusi, anche se molto si sta facendo per porre rimedio a tale stato di cose. A quel primo passo segue, oggi, l’introduzione della storia della Shoah nei libri di testo delle scuole emiratine.

Ci sembra che il riconoscimento della verità storica dell’Olocausto da parte degli EAU significhi più del semplice riconoscimento dello stato d’Israele, cosa che del resto aveva fatto anche l’Olp nel 1993. Si tratta, piuttosto, di un riconoscimento profondo, che coinvolge l’identità stessa degli ebrei e degli israeliani. Un simile passo in avanti sarebbe sembrato impossibile solo qualche anno fa. Si può forse anche pensare che possa di nuovo accadere in futuro e che altri paesi arabi e musulmani riconoscano la storicità di uno degli avvenimenti più tragici della storia ebraica. Utopia? Sì, ma non nel senso di “sogno impossibile da realizzare” che normalmente si dà al termine. Intendiamo utopia come “l’idea di un evolversi della storia verso un futuro se non precisamente calcolabile, certo (…) valido (…) a orientare l’agire presente. Perché “il possibile non si realizza se non si tenta ciò che al passato appariva impossibile”[6].


[1] https://www.timesofisrael.com/united-arab-emirates-to-add-holocaust-studies-to-its-national-school-curriculum/.

[2] https://www.treccani.it/magazine/atlante/geopolitica/Gli_Accordi_di_Abramo_un_anno_dopo.html.

[3] http://www.tolerance.gov.ae/en/tolerance.aspx.

[4] https://www.vision2021.ae/en.

[5] https://www.euronews.com/culture/2021/06/16/holocaust-memorial-exhibition-opens-in-dubai.

[6] Cacciari M. (2016), Grandezza e tramonto dell’Utopia In Cacciari M., Prodi P., Occidente senza utopie, Bologna: Il Mulino, 63-136.

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